
Mara Servetto, torinese, è architetta e accademica, co-founder insieme a Ico Migliore di Migliore+Servetto, studio di progettazione internazionale con sede a Milano dal 1997. Lo studio ha realizzato oltre 800 progetti in 21 differenti nazioni – molti di questi in Giappone e Corea del Sud – ottenendo numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Compassi d’Oro.
Portano la firma di Migliore+Servetto interventi per alcune delle principali destinazioni culturali internazionali, come il Museo Egizio di Torino, il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Miramare di Trieste, il Museo Chopin a Varsavia, l’ADI Design Museum di Milano, il Dongdaemun Design Plaza (DDP) di Seoul e installazioni come gli anelli di luce tricolore sulla Mole Antonelliana a Torino per il 150° dell’Unità d’Italia e, nella stessa città, l’opera luminosa α-cromactive nel grattacielo Intesa Sanpaolo, realizzata per Luci d’artista nel 2017 e poi diventata permanente.
In tema di design urbano hanno firmato progetti come il Blue Line Park a Busan (Corea del Sud) nel 2020, un parco pubblico dalla forte connotazione esperienziale, affacciato sul mare e ricavato dalla riconversione di 5 km di ferrovia, che è stato insignito del “City_Brand&Tourism Landscape Award” nel 2021. Sono stati autori, con Italo Lupi, di Look of the City il grande progetto di allestimento urbano per le XX Olimpiadi Invernali 2006 di Torino.
È Visiting Professor alla Joshibi University di Tokyo dal 2009.
Negli anni, insieme a Ico Migliore, ha definito una nuova teoria museale che ruota attorno al concetto di Museum Seed e che è al centro della loro ultima omonima pubblicazione per Electa in cui i musei sono concepiti strumenti attivatori con effetti “a lento rilascio”, capaci di provocare un’evoluzione nel tempo sul territorio e nei suoi visitatori.