Villa Scott: la casa di Profondo Rosso

Nello splendido scenario della pre-collina torinese, circondata (o nascosta?) da mura ed alti alberi, sorge Villa Scott. Questo edificio storico è famoso non solo per la sua architettura ma anche per un’altra ragione, che vi sveleremo più avanti. 

Storia e architettura

Venne costruita nel 1902 dall’ingegnere Pietro Fenoglio su commissione di Alfonso Scott, consigliere delegato della Rapid, azienda di automobili non più in attività. La villa, che si trova in uno delle zone più eleganti di Torino, è un magnifico esempio di stile Liberty, con alcuni dettagli di neobarocco: non passano inosservati la sinuosa scalinata all’entrata, i bow-window centrali e le vetrate decorate a tema floreale. All’interno, il progetto iniziale prevedeva un vasto utilizzo di stucchi e tappezzerie per la realizzazione di pavimenti e boiseries. 

Bow window Villa Scott

Alla morte del proprietario, la dimora passò all’ordine delle Suore della Redenzione, che la trasformarono in un collegio femminile; durante gli anni duemila venne acquistata privatamente e restaurata, con l’intento di mantenere il fascino originario. Oggi la villa appare disabitata, ma chi lo può dire con certezza?

Villa Scott e Profondo Rosso

Gli appassionati di cinema horror l’avranno riconosciuta: l’allure misteriosa ma sinistra di Villa Scott catturò l’attenzione di Dario Argento, tanto che il regista scelse questa location per alcune scene del celebre Profondo Rosso, girato nel 1974. Nel film la casa, chiamata villa del bambino urlante, nasconde un terribile segreto (non vi diciamo quale, nel caso non lo abbiate visto!) e l’ambientazione è decisamente inquietante.

Sicuramente il quartiere Borgo Po, che ospita Villa Scott, non è una delle mete principali degli itinerari turistici di Torino; tuttavia, gli amanti dell’architettura rimarranno affascinati dal susseguirsi di raffinate dimore e antiche residenze nobiliari. I curiosi e i fan di Dario Argento si annotino l’indirizzo, Corso Giovanni Lanza 57, e aguzzino l’udito. Non sia mai che passando davanti a Villa Scott si senta la colonna sonora di Profondo Rosso provenire dall’interno.