Tre domande per: Sladjana Mijatovic

Sladjana Mijatovic è ospite di TedxTorinoSalon “Alter Eco”. Sladjana lavora come Program Manager in economia circolare e innovazione urbana al Comune di Amsterdam. In questa intervista, racconta come si è avvicinata al concetto di economia circolare, le strategie più efficaci da mettere in atto e i progressi della rigenerazione urbana ad Amsterdam. 

Sladjana Mijatovic

Q: Quale persona, evento, esperienza rappresenta nella sua vita un turning point nel rapporto con la sostenibilità ambientale e l’economia circolare?

A: Nel 1993, quando avevo 5 anni, io e la mia famiglia siamo scappati dal nostro paese nell’ex Yugoslavia a causa della guerra, viaggiando attraverso l’Europa, in cerca di un posto sicuro in cui stare. Quando siamo arrivati in Olanda, siamo stati spostati in diversi centri di accoglienza per rifugiati. Molti rifugiati avviavano il proprio business in maniera non ufficiale all’interno di questi centri, sviluppavano i propri prodotti e servizi inventando un loro metodo di pagamento, oppure trasmettevano le loro conoscenze e competenze ad altri. Senza rendermene conto, ho avuto la possibilità di imparare concetti relativi a nuove soluzioni economiche e a come creare prosperità all’interno delle comunità reinventando nuovi modelli di business, idee di valore, scambi e condivisioni di prodotti e riparando ciò che già abbiamo invece di gettarlo via. Quindi, posso dire di non aver vissuto l’economia attuale ma di essere venuta a conoscenza, già da bambina, delle nuove economie circolari e di come attaccare l’economia lineare esistente. 

Sladjana Mijatovic

Q: Quali strategie si sono dimostrate ad oggi più efficaci nell’accelerare l’adozione di pratiche di economia circolare da parte di aziende ed organizzazioni?

A: I governi non possono decidere autonomamente che l’”economia” debba essere circolare. I governi danno il proprio contributo indirizzando i loro processi e strumenti funzionali in maniera circolare. Le imprese e le istituzioni devono, prima di tutto, ricoprire il loro ruolo. Imparare gli uni dagli altri risulta essere un concetto fondamentale nella transizione circolare. Ecco perché, ad Amsterdam, la città stessa viene utilizzata come un grande laboratorio di vita urbana. Nuove soluzioni circolari vengono elaborate,  sperimentate e testate in un contesto di vita reale. Questo approccio di laboratorio vivente è la conferma che non dovremmo vedere la circolarità nella sola ottica di ridurre effetti negativi. Se vogliamo davvero riconquistare il nostro futuro, dobbiamo allora focalizzarci sulla creazione di effetti positivi. Per le aziende questo significa, in particolare, che dovranno cooperare tra loro più strettamente e ispirarsi le une con le altre. Per i governi significa che devono rinnovare i loro strumenti di politica e il loro modo di relazionarsi con le imprese. Questo è un nuovo ruolo nel quale diverse agenzie governative e aziende dovranno crescere. Ma è un ruolo davvero interessante!

Sladjana Mijatovic

 

Q: Quali saranno le prossime tappe nel progressivo processo di rigenerazione urbana di Amsterdam? Come possono le città prendere esempio da questo modello di successo?

A: Continueremo ad attaccare la città! Attraverso i vari laboratori viventi, la città continuerà a studiare dei metodi per ideare e testare, in maniera trasparente, la città circolare e innovativa. Insieme ai cittadini, nei prossimi anni, verranno esaminati tanti nuovi strumenti di accessibilità e saranno presentati esempi e migliori pratiche a tutti, in modo che potranno studiarli, usarli, basarsi su di essi e contribuire ad essi. Bisognerebbe fornire a tutti i cittadini gli strumenti e le opportunità per attaccare, ridisegnare e cambiare lo spazio nel quale viviamo, arrivando così ad ottenere dei risultati più collaborativi e circolari.

Sladjana Mijatovic

 

Leggi anche l’intervista in lingua originale:

Three questions for: Sladjana Mijatovic