Le grotte alchemiche

Che Torino sia una città magica, è ormai un luogo comune. Forse, però, non tutti sanno che Torino si trova nel punto d’incontro tra linee soprannaturali di natura diversa: è infatti vertice sia del triangolo “bianco” (insieme a Praga e Lione), sia di quello “nero” (con San Francisco e Londra).

Alla scoperta di luoghi misteriosi…

Avete mai attraversato una porta per un’altra dimensione? A Torino è possibile farlo, entrando in una delle tre “grotte alchemiche”, ritenute fin dal XIV secolo luoghi di incontro tra maghi, esoterici e alchimisti. Gli amanti dell’occulto le considerano luoghi di passaggio verso dimensioni parallele, punti di partenza per un viaggio paranormale. Sarà vero? Nessuno è mai tornato indietro per raccontarcelo.

Dove si trovano le grotte alchemiche?

Il Monumento ai caduti del Frejus, Piazza Statuto.

 

L’ubicazione delle grotte alchemiche è misteriosa. O meglio, secondo la leggenda, è nota soltanto a tre persone in tutto il mondo. Le varie ipotesi si concentrano in particolare su tre siti:

  1. La prima grotta consisterebbe nel tunnel sotterraneo che collega Palazzo Reale – “cuore magico bianco” di Torino – con il Monumento ai Caduti del Frejus di Piazza Statuto, presunto “cuore magico nero” della città. Questo tunnel sarebbe stato costruito per consentire ai sovrani sabaudi di raggiungere in segreto i loro amanti e collaboratori.
  2. La seconda grotta sarebbe invece nata per più nobili scopi militari. Essa collegherebbe Piazza Castello sia con Piazza Palazzo di Città, passando sotto via Garibaldi, sia con la Chiesa della SS. Annunziata, passando sotto via Po. Secondo le credenze più fantasiose, il tunnel alchemico scavato sotto via Po proseguirebbe fino ai sotterranei della Gran Madre, centro di un misterioso culto egizio dedicato ad Iside.
  3. La terza grotta, infine, sarebbe inespugnabile e nota solo a pochissimi al mondo. In essa sarebbe conservata la famosissima pietra filosofale, un talismano dalle straordinarie proprietà, capace di donare vita eterna. Eppure è irraggiungibile.
Una veduta di via Po da una foto d’epoca.

 

Realtà o invenzione?

Due prove testimonierebbero l’esistenza delle grotte alchemiche di Torino:

  1. Sotto il centro storico si conservano alcuni piccoli tratti di sotterranei, i quali anticamente fungevano o da passaggi segreti per i re e i loro funzionari, oppure collegavano tra di loro le chiese.
  2. Sono stati ritrovati alcuni resti che testimoniano l’esistenza di un laboratorio alchemico sabaudo situato sotto Palazzo Reale.

Per i più scettici, queste non sono prove soddisfacenti. Eppure sono prove, che rendono la questione ancora più intrigante e piena di mistero. Ma le grotte alchemiche esistono davvero? Spetta alla fantasia di ognuno trovare una risposta a questa domanda. O forse dobbiamo rassegnarci di fronte al fatto che non tutte le domande debbano avere risposta.